ANTIGELO NEL CAMBIO AUTOMATICO, UN DISASTRO!
Scopriamo come verificarlo!

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DIAGNOSI
In Gear Works diamo grande importanza alla corretta identificazione dei difetti di un cambio automatico, soprattutto quando sospettiamo la presenza di glicole (antigelo) nell’olio.
Nella situazione descritta nel video, abbiamo notato innanzitutto che il cliente lamentava slittamenti e anomalie evidenziate in centralina.
Poiché lo scambiatore di calore era potenzialmente rotto, la contaminazione con il liquido di raffreddamento del motore era un’ipotesi concreta. A volte, in passato, questa miscela si presentava con un aspetto schiumoso, simile a un “cappuccino”, ma oggi i prodotti sono più sofisticati: il glicole può legarsi chimicamente all’olio, rendendo la contaminazione meno riconoscibile a occhio nudo.

IL TEST
Per verificare la presenza di glicole, utilizziamo un test chimico con reagenti specifici. Preleviamo un campione di olio dalla coppa e lo uniamo a un primo reagente, mantenendolo poi in acqua calda per un certo tempo, così da farlo miscelare correttamente. In seguito, aggiungiamo un secondo reagente e attendiamo: se nel giro di pochi minuti la soluzione assume un colore dal rosa chiaro al viola, significa che il liquido è contaminato. In alcuni casi, il cambiamento di colore è istantaneo e marcato, segnalando la presenza di una quantità significativa di glicole. Questo procedimento è fondamentale, perché molti meccanici o officine generiche non dispongono di test simili e potrebbero non individuare una contaminazione poco evidente.

IL PROBLEMA: DA DOVE ENTRA IL GLICOLE
Il glicole penetra nel cambio quando lo scambiatore di calore si rompe internamente, permettendo al liquido di raffreddamento (acqua e antigelo) di contaminare l’olio.
A volte il flusso può invertirsi, ma l’aspetto più critico è sempre l’olio del cambio che si ritrova pieno di glicole. Quest’ultimo è molto “oleoso” al tatto e, impregnando le frizioni, costituite di materiale composito, ne altera le caratteristiche, provocando slittamenti, strappi e guasti, in primo luogo, al convertitore di coppia.
In questi casi, un semplice lavaggio con ingenti quantità di olio nuovo non basta: una volta che le frizioni sono danneggiate o rese inefficaci, occorre smontare e revisionare l’intero cambio, sostituendo il convertitore di coppia e montando un nuovo scambiatore di calore originale.

CURIOSITÀ: LA STORIA DI QUESTA MACCHINA
Nel caso specifico, il cliente si era affidato a un’altra officina per eseguire un lavaggio e sostituire lo scambiatore, ma l’olio rimaneva contaminato e il problema è riemerso.
Ci siamo accorti rapidamente che persisteva una concentrazione elevata di glicole. Questo episodio dimostra quanto sia essenziale una diagnosi corretta e un intervento radicale, perché se lo scambiatore non è montato o scelto adeguatamente (o se le frizioni sono già compromesse), il rischio è di sprecare tempo e denaro senza risolvere nulla. Noi preferiamo garantire che l’olio e i componenti installati rispettino le specifiche del costruttore, perché un lavoro svolto a regola d’arte è l’unico modo per restituire al cliente un cambio affidabile e duraturo.