Come si comporta il cambio con il freddo invernale?!
Consigli ed accorgimenti

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Introduzione
Mi capita spesso di ricevere domande su come affrontare le basse temperature invernali, soprattutto riguardo alla protezione e alla gestione del cambio, sia manuale sia automatico. Nel corso degli anni ho accumulato esperienze e suggerimenti che desidero condividere, concentrandomi sugli aspetti più importanti da considerare quando il termometro scende sotto lo zero.

Gestire il cambio manuale
Quando fa molto freddo, l’olio del cambio manuale diventa più denso: per questo i cambi marcia, specialmente dalla prima alla seconda, possono risultare dure o addirittura far “grattare” i sincronizzatori. La soluzione che preferisco è usare un lubrificante 75W-90, per avere una copertura il più possibile equilibrata sia d’inverno che d’estate. Inoltre, se sento che la marcia non entra, invece di forzare preferisco fare una doppietta o passare direttamente dalla prima marcia alla terza. Così evito di stressare inutilmente gli ingranaggi finché l’olio non raggiunge una adeguata temperatura di esercizio.

L’importanza delle gomme invernali
Nei veicoli a trazione integrale, specialmente quelli più moderni, è fondamentale montare gomme invernali identiche, se consentito dal libretto di circolazione, su tutti gli assi, con la stessa usura e la stessa marca.
Per semplificarmi la vita, di solito scelgo di avere quattro cerchi dedicati alle invernali, in modo da poter cambiare il set con facilità. Questo garantisce un’usura uniforme e riduce i rischi di danni al ripartitore di coppia, perché le differenze di aderenza tra ruote anteriori e posteriori possono metterlo sotto forte stress.

Attenzione alla batteria
La batteria ha un ruolo cruciale nei veicoli con cambio automatico: se si scarica, rischia di far perdere alla centralina gli adattamenti specifici del cambio. Ho imparato sulla mia pelle quanto questo possa essere problematico: alcuni modelli, come alcune Mini con cambio CVT, possono entrare in uno stato di errore quando cambiamo la batteria o quando questa si scarica all’improvviso. Il mio consiglio è di sostituire la batteria ai primi segnali di debolezza, perché in pieno inverno, magari in montagna, una batteria esausta può lasciare ferma la vettura da un momento all’altro.

Gasolio e temperature estreme
Ho vissuto un episodio dove, lasciando ferma la mia auto in montagna, il gasolio si è parzialmente ghiacciato. Il motore ha iniziato a girare male e il cambio è entrato in protezione. Per evitare il ripetersi di questa spiacevole situazione, cerco sempre di fare il pieno con gasolio alpino quando sono in località fredde e, se necessario, aggiungo additivi specifici per abbassare la temperatura di congelamento.

Il comportamento del cambio automatico a freddo
Quando avvio il motore diesel in pieno inverno, non mi allarmo se avverto un funzionamento meno fluido del cambio automatico nelle prime fasi. È normale che il convertitore di coppia eviti il lock-up finché il motore e l’olio del cambio non raggiungono la giusta temperatura. Questo si traduce in cambiate più “gommonse” e in un regime di giri un po’ più elevato.
Nel tempo ho notato anche che, se un cambio ha problemi di surriscaldamento d’estate, in inverno quei problemi spesso scompaiono, perché l’olio rimane più denso. Tuttavia, non significa che siano risolti: con il primo caldo intenso, i guasti possono ripresentarsi.

Conclusione
In definitiva, la cura del veicolo in inverno richiede qualche semplice accortezza: un olio adeguato per il cambio manuale, gomme invernali all’altezza della trazione integrale, una batteria efficiente e un po’ di attenzione al gasolio. Il cambio automatico, poi, può sembrare più “lento” a freddo, ma è un comportamento normale finché il motore non è in temperatura. Con questi consigli, mi auguro di aiutare chiunque voglia affrontare la stagione fredda senza inconvenienti e con la massima serenità.